Gladius di Terre de la Custodia tra i migliori spumanti italiani

31 Dicembre 2020

Nell’articolo “Miglior spumante italiano, 5 suggerimenti per brindare al nuovo anno” apparso sul quotidiano Il Riformista viene citato anche il nostro Gladius in rappresentanza delle bollicine del Centro Italia. Qui di seguito alcuni brani del testo (articolo completo qui).

Un Capodanno in versione estremamente ridotta quello che porta nel 2021, è vero. Proprio perché i gruppi saranno ridotti, però, sono molte di più del solito le cucine in subbuglio in vista del cenone di San Silvestro e del pranzo del primo gennaio. Approfittate della notte che segna il passaggio all’anno nuovo, dunque, per regalarvi le emozioni uniche di uno spumante, nella versione che più gradite: metodo Martinotti (con la seconda fermentazione in autoclave) o metodo classico (con la seconda fermentazione in bottiglia).

Scegliete un vino italiano, non vi deluderà: le bollicine nostrane non hanno nulla da invidiare a quelle più rinomate (e costose) dei cugini francesi. D’altra parte, l’anno scorso, con un balzo del 13%, si è registrato un record storico per gli acquisti di spumante in Italia, per effetto della destagionalizzazione dei consumi che lo ha fatto diventare un prodotto da uso quotidiano, non più ristretto al festeggiamento delle ricorrenze.

Inoltre, il successo delle bollicine italiane si estende anche all’estero, con un balzo del 10% circa nelle esportazioni. Lo spumante italiano domina nettamente nei brindisi globali davanti allo champagne francese. Perfino in Francia, il paese che, nonostante lo champagne, è diventato il quarto acquirente di bollicine italiane nel mondo. I consumatori più appassionati restano gli inglesi, seguiti dagli americani e poi dai tedeschi.
Fieri di questi risultati, si può passare finalmente alla selezione. Prima ricordate, però, una regola fondamentale dell’abbinamento: lo spumante secco diventa metallico e sgradevole se accompagnato ai dolci.Pertanto, stappate una grande bottiglia di bollicine fin dall’inizio del pasto: sarà un’ottima compagnia per aperitivi, crudi, fritti di pesce e di verdure, mozzarelle, burrate, formaggi teneri, primi e secondi di pesce. Se siete più tradizionalisti potrete facilmente orientarvi sui grandi classici: Prosecco (che è un metodo Martinotti), FranciacortaTrento DocOltrepo’ PaveseAlta Langa. Ma noi vogliamo suggerire qualcosa di originale, diverso o perfino imprevisto, anche dalle regioni apparentemente meno vocate. Ecco dunque le proposte de Il Riformista: cinque straordinari italianissimi spumanti per il cenone di fine anno.
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Gladius Spumante Metodo classico Brut Terre de la Custodia

Chi l’ha detto che l’Umbria non sia una terra di bollicine? Ecco qui un bel Metodo classico, da terreno ricco di scheletro calcareo e tufaceo, sui lieviti per 48 mesi, a base di un inedito blend di Grechetto e Pinot Nero. L’azienda è Terre de la Custodia, leader della viticoltura umbra, con vini territoriali ed eleganti a base di Sagrantino, Sangiovese e Grechetto. Il colore è giallo con riflessi dorati, la bolla è sottile e morbida. Nel naso affiorano profumi di pera, di fiori gialli, di mela, di frutta bianca matura e di crosta di pane. E poi profumi dolci di pasticceria. Al palato il sorso minerale esprime una bella freschezza con una impronta salina e un retrogusto di mela verde, di lime e di cedro. Finale lungo. Uno spumante sorprendente che esalta tutte le caratteristiche del vitigno a bacca bianca tipico della regione, il Grechetto, unite all’eleganza del Pinot Nero.

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