Anche quest’anno, la Guida Vini del Gambero Rosso premia Terre de la Custodia con il massimo riconoscimento.

Per il secondo anno consecutivo, seconda annata prodotta, il nostro Sagrantino Riserva DOCG Exubera, annata 2017 ha ottenuto il massimo riconoscimento nella più autorevole guida del settore dell’enologia italiana, i Tre Bicchieri per la Guida Vini del Gambero Rosso.

“Con i suoi 18 mesi di legno e 12 in bottiglia, Exubera rompe gli schemi del Sagrantino classico ponendo l’accento su equilibrio, armonia e piacevolezza” commenta Giampaolo Farchioni (General Manager Terre de La Custodia) “è il punto di arrivo dell’impegno di tutto lo staff, che con grande cura e attenzione, ha racchiuso in una bottiglia 6 anni di duro lavoro. Dalla raccolta manuale solo nelle ore pomeridiane più miti, all’immediata lavorazione delle uve di Sagrantino una volta raccolte, fino alla ricerca spasmodica dei legni per garantire dolcezza, struttura e concentrazione. Exubera è una nuova concezione di Sagrantino, fatta su misura, a modo nostro”

Exubera è rock allo stato puro, un vino dal sorso elegante e setoso ma anche dinamico e vibrante, un Sagrantino 2.0 che rompe gli schemi e si presenta al pubblico con un’anima inedita che è frutto di tempo, dedizione, lavoro e un briciolo di pazzia.
Exubera: vibrazioni in armonia.

Siamo felici di condividere i punteggi pubblicati sul sito jamessuckling.com dal celebre critico americano James Suckling.

Il nostro Montefalco Sagrantino Exubera 2017, un vino rosso di grande carattere e complessità, ha ricevuto un punteggio eccezionale di 91pt. Questo vino rappresenta per noi l’essenza del Sagrantino, con un profilo aromatico ricco di sfaccettature e gusto che esprime il territorio umbro in tutta la sua grandezza. Il riconoscimento di James Suckling sottolinea la dedizione e l’impegno di tutto lo staff di Cantina nella produzione di vini di alta qualità.

Il Plentis Montefalco Bianco DOC 2020 ha ottenuto un punteggio di 89pt. Un bianco elegante e fresco che incarna la tradizione e l’innovazione dell’arte vinicola umbra. L’aggettivo latino “plentis”, pieno, descrive un vino bianco complesso e travolgente. Il massimo che si possa ottenere dal sapiente blend di uve trebbiano spoletino, chardonnay e grechetto.

Terre de la Custodia è impegnata a continuare a innovare e a produrre vini di classe mondiale che riflettano la bellezza e la tradizione dell’Umbria. Questi recenti riconoscimenti da James Suckling sono una testimonianza del nostro costante impegno per l’eccellenza nel mondo del vino.

L’autorevole e prestigiosa giuria di The WineHunter Award, fondata e presieduta da Helmuth Köcher, conosciuto come The WineHunter e patron del Merano Wine Festival, ha assegnato al Montefalco Sagrantino DOCG Exubera 2017 il Diploma d’Eccellenza Oro per l’edizione 2023.

Si tratta di un premio prestigioso, che se da una parte giunge come riconoscimento della nostra continua ricerca della massima qualità, dall’altra conferma anche per quest’anno la presenza di Terre de la Custodia tra i premiati, quindi tra le eccellenze in campo enologico.

Il Montefalco Sagrantino 2015 di Terre de la Custodia conquista la Silver Medal di Decanter, la prestigiosa rivista britannica con sede a Londra. Non è certo il primo riconoscimento per questo vino: una consuetudine che conferma il suo valore in termini di qualità e di gusto. Giunti alla 17esima edizione, i Decanter World Wine Awards (DWWA) sono il più grande e prestigioso concorso vinicolo al mondo. Apprezzato dai più autorevoli esperti e professionisti del wine business, i DWWA sono riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione.

L’etichetta premiata è prodotta esclusivamente con uve di Sagrantino, vitigno autoctono delle colline di Montefalco, in Umbria. Il vino presenta una struttura complessa, un colore rosso intenso con riflessi granati, una grande complessità olfattiva. Si tratta di un vino corposo ed elegante con ottime qualità organolettiche, caldo, morbido con eleganti tannini e vocato a un lungo invecchiamento (anche 15-20 anni). Ottimo in abbinamento con piatti complessi e succulenti, carni grasse e brasati.

Grazie a questo prestigioso riconoscimento, Terre de la Custodia si conferma tra le aziende più rappresentative della DOCG del Montefalco Sagrantino e partecipa all’importante crescita del movimento vitivinicolo dell’Umbria, regione piccola ma capace di raggiungere elevati picchi di qualità.

Forte della consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, Terre de la Custodia offre due linee di prodotto rivolte alla Gdo e al circuito Horeca per un totale di 1 milione e 400mila bottiglie (provenienti da 244 ettari di vigne). Il mercato è prevalentemente interno (72% del totale), mentre all’estero si rivolge il 28% della produzione. La cantina può contare su 62 serbatoi di acciaio inox (la cui capacità totale di stoccaggio ammonta a 1 milione e mezzo di litri), 450 barriques, 32 tonneaux e 3 botti grandi.

L’azienda agraria di proprietà della famiglia Farchioni – produttrice anche di olio, birra e farina – raccoglie in campo enologico la tradizione secolare delle terre umbre. Furono i frati francescani a coltivare per primi i vitigni di Sagrantino: i vini venivano ‘custoditi’ con estrema cura per preservare qualità e autenticità. Anche per questo i vigneti presero il nome “La Custodia”.

“Questo premio ci rende orgogliosi perché riconosce l’enorme impegno della nostra famiglia nella ricerca della qualità e perché certifica l’eccellenza dei vini che produciamo nella nostra cantina”. A parlare è Giampaolo Farchioni, rappresentante della famiglia Farchioni e guida di Terre de la Custodia. “Siamo lieti inoltre di rappresentare l’Umbria ai massimi livelli della viticoltura internazionale, grazie a prodotti che sono sempre più apprezzati in Italia e nel mondo”, conclude Farchioni.

L’Umbria è da sempre terra di vini. Dopo gli Etruschi sono stati i conventi a preservare l’arte della viticoltura. Ed è proprio a questa idea monastica del prendersi cura della vite che fa riferimento il nome della cantina di Gualdo Cattaneo (Perugia) Terre de La Custodia con una nuova gamma di vini destinati al canale ristorazione presentati a Roma da Giampaolo Farchioni, imprenditore affermato anche nel mondo dell’olio, birra, grano e farine.
Una produzione vinicola che si avvale della consulenza di grandi firme del settore enologia, dal wine maker Riccardo Cotarella a Daniele Sevoli, pluripremiato sommelier.
“Negli ultimi anni i vini umbri – ha sottolineato Farchioni – sono in grande crescita, compreso il distretto di Orvieto. Il Sagrantino è rock, dà gioia in cantina perché è una sfida lavorarlo e al palato, come vino più tannico al mondo. Accanto a questo cavallo di razza il Montefalco rosso non è però un fratello di serie B, ma anzi ci rappresenta, si sposa con eleganza alla cucina locale, e il disciplinare prevede anche la Riserva. E sul Grechetto di Todi abbiamo fatto scuola, con una produzione che trova sempre più consensi tra i wine lover americani. Siamo morbidi – sottolinea – come interpretazione del vino, come lo è la cucina umbra”.
Farchioni è un’azienda agricola dal 1780, attività plurisecolare dunque che solo dal 1998 ha puntato a potenziare la presenza sugli scaffali vino nella distribuzione moderna e sempre più spesso, alla luce dei riconoscimenti internazionali e nelle guide, in enoteca e al ristorante.
“Qualità al giusto prezzo” è il mood aziendale, ha ribadito l’imprenditore umbro che non si è fermato durante l’emergenza sanitaria da coronavirus. “Durante la pandemia – ha detto – abbiamo calmierato i prezzi, e investito sulla formazione e incentivi ai dipendenti, oltre a essere stato al fianco del settore sanitario locale, donando posti letto in terapia intensiva”.
L’ottimismo e la scelta di green economy rimane anche in questa fase 3 post-covid: “la nostra famiglia – conclude Farchioni – è per la sostenibilità contadina. Tutto nasce dalla terra, sentiamo la responsabilità del rispetto del territorio. Abbiamo tutti i vigneti di proprietà e sentiamo la responsabilità di evitare un surplus di trattamenti, di preservare qualità con la raccolta a mano e vendemmie notturne per le uve bianche. Pensiamo all’allungo – conclude – sia vini longevi dunque, sia una azienda agricola capace di superare la prova del tempo”.
Alessandra Moneti, Ansa

Tra le aziende partecipanti al grande successo dell’Anteprima Sagrantino – in tutto 40 cantine che espongono centinaia di etichette – in corso di svolgimento a Montefalco il 24 e 25 febbraio, c’è anche Terre della Custodia, l’azienda vitivinicola della famiglia Farchioni, che può contare sulla consulenza enologica di Riccardo Cotarella. I giornalisti europei – tutti grandi conoscitori di vino provenienti da Russia, Danimarca, Polonia, Belgio e Svizzera – accolti nella nuova cantina in questi giorni hanno mostrato grande apprezzamento per la versatilità dei vini e per la qualità della cucina territoriale attiva dentro la struttura. Grande interesse anche per Evoca, la birra rifermentata con il mosto di Sagrantino.

Bisso Atanassov, bulgaro, laureato in enologia, giornalista per Simple Wine News, è da vent’anni in Italia e ha accumulato una grande conoscenza del Sagrantino: “Le statistiche dicono che le importazioni di Sagrantino sono ancora modeste in Russia. Ma il prodotto è eccellente e, quindi,  c’è ancora un grande spazio da colmare. Il Rubium Montefalco Rosso Riserva è un vino di grande equilibrio, proprio per la sua facilità di beva: esso consente un largo accesso ai consumatori. E tuttavia, la quota di Sagrantino unita al Sangiovese è fondamentale perché, da un lato, conferisce un carattere territoriale molto spiccato al vino e, dall’altro, è un contributo rilevante nelle annate più difficili. Vengo dall’anteprima del Brunello 2015 a Montalcino e ho ricordi netti che l’annata 2014 è stata assai difficile. Lo stesso è accaduto per il Chianti e per il Nobile di Montepulciano, tutti a base di uve Sangiovese. Invece qui, con il Rubium, bevo un Sangiovese che, in blend con il Merlot e, soprattutto, con il Sagrantino, riesce a darmi delle splendide emozioni. Ottimi anche il Sagrantino in purezza e il Plentis, un Montefalco bianco Doc a base di Trebbiano Spoletino. Sono rimasto molto colpito da questo bianco durante una presentazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso a Torino ed è grazie a questo incontro che ho deciso di visitare la cantina”.

“Se devo dare un giudizio da donna dovrei ripetere il luogo comune secondo il quale il Sagrantino di Montefalco, per le sue caratteristiche, non sarebbe un vino femminile. Viceversa, sono certa che in Russia può avere un ottimo gradimento visto il clima del paese e le abitudini alimentari degli abitanti”. Così Karina Sogoyan, giornalista russa, abita a Mosca e scrive per la rivista specializzata Spazio Vino, è una grande esperta di vini con oltre 20 anni di esperienza nel mondo enologico. “Sono rimasta molto sorpresa dal Gladius. Non mi aspettavo questo livello di qualità in Umbria su una bollicina metodo classico con 60 mesi sui lieviti”. Inoltre, l’area della doc Montefalco rappresenta sempre di più un punto di riferimento per l’enoturismo. “I russi conoscono l’Umbria”, conferma la Sogoyan. “Ovviamente parliamo dei russi che hanno la possibilità di viaggiare e che fanno turismo in Italia. Spesso scelgono le mete meno conosciute ma ugualmente interessanti e belle come l’Umbria. Ci sono ampi margini di crescita di questo movimento enoturistico: chi va in Toscana, dove i costi della permanenza sono certamente più alti, perché non dovrebbe visitare l’Umbria e bere i suoi ottimi vini? Come sempre, non è soltanto una questione di gusto, ma anche di brand”.

“Siamo molto orgogliosi perché i giornalisti europei provenienti dai paesi e dalle culture più diverse che hanno assaggiato – spesso per la prima volta – i nostri vini lo hanno fatto senza pregiudizi e con grande soddisfazione”, racconta Giampaolo Farchioni, manager di Terra della Custodia. “Abbiamo ricevuto un apprezzamento generale e, in particolare, ha colpito il Montefalco Sagrantino Docg 2015 che quest’anno ha conquistato anche i Tre bicchieri del Gambero Rosso. I nostri ospiti, tra l’altro, hanno ricordato l’annata eccezionalmente calda che ha prodotto dei vini molto rotondi. Non sanno prevedere se in allungo negli anni daranno vita a invecchiamenti estremi, ma si tratta di vini assolutamente piacevoli che vengono meno al mito del Sagrantino come vino molto ostico. I nostri interlocutori hanno trovato questo vino estremamente morbido, nonostante la giovane età e, di conseguenza, estremamente piacevole. Siamo lieti di rappresentare il nostro meraviglioso territorio umbro con vini di qualità e di realizzare prodotti accessibili anche al vasto pubblico”.

L’Anteprima Sagrantino si svolge dal 24 al 25 febbraio a Montefalco (Perugia). Nel corso della rassegna promossa dal Consorzio Tutela Vini Montefalco viene presentata la nuova annata 2016 di Montefalco Sagrantino Docg agli operatori e alla stampa specializzata proveniente da tutto il mondo. Quest’anno, oltre ai Montefalco Sagrantino Docg 2016 secco e passito, sono in assaggio anche Montefalco Rosso Doc, Montefalco Rosso Doc Riserva, Montefalco Bianco Doc, Montefalco Grechetto Doc, Spoleto Trebbiano Spoletino Doc. L’obiettivo è quello di restituire una panoramica completa dell’indiscussa peculiarità e straordinaria longevità dei vini prodotti in un territorio unico al mondo.

Come ha spiegato Tom Hyland della rivista Forbes, “Il Sagrantino sta vivendo una rinascita. I viticoltori stanno dimostrando che è iniziata una nuova era per questo vino, tra i più ricchi e potenti d’Italia, che porterà a una crescita di interesse da parte di critica e consumatori”.

Exubera Montefalco Sagrantino Docg 2009 di Terre de la Custodia si aggiudica i Cinque Grappoli della prestigiosa Guida Bibenda 2020 della FIS, la Fondazione italiana dei sommelier.

L’etichetta premiata è una riserva di uve Sagrantino in purezza – provenienti da 2 ettari di vigneti siti a 500 metri di altezza nel territorio collinare di La Palombara, a Gualdo Cattaneo – ed è il frutto di un affinamento condotto per 18 mesi in barrique e per 5 anni in bottiglia. Colore rubino intenso e profondo, al naso si percepiscono note di sottobosco, frutti rossi e confettura, spezie e note balsamiche. In bocca è elegante, nonostante una struttura imponente e un tannino tipico del vitigno. Un vino capace di lungo invecchiamento che si abbina perfettamente con piatti succulenti, carni grasse, brasati. Le bottiglie prodotte sono in tutto 6mila.

La denominazione Montefalco vanta una superficie totale di circa 1.200 ettari (Montefalco Doc circa 430 ettari; Montefalco Sagrantino Docg circa 750 ettari) che abbracciano l’intero territorio del Comune di Montefalco e parte dei territori di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, riunendo 231 soci di cui 60 cantine e costituendo il 16,7% della produzione di vino in Umbria (6,3% di Montefalco Sagrantino Docg e 10,4% di Montefalco Doc) per un totale di oltre 3 milioni di bottiglie.

Forte della consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, Terre de la Custodia è una delle principali cantine protagoniste di questo areale con due linee di prodotto rivolte alla Gdo e al circuito Horeca. Il mercato è prevalentemente interno (72% del totale), mentre all’estero si rivolge il 28% della produzione. La cantina può contare su 62 serbatoi di acciaio inox (la cui capacità totale di stoccaggio ammonta a 1 milione e mezzo di litri), 450 barriques, 32 tonneaux e 3 botti grandi.

 “Il riconoscimento di una delle più prestigiose e diffuse associazioni italiane di sommelier rappresenta per noi un motivo di orgoglio e di soddisfazione. Gli assaggiatori della FIS sono esperti conoscitori del vino e competenti testimoni delle meraviglie vitivinicole del nostro paese. Siamo contenti di far parte di questo gruppo di cantine di eccellenza”. A parlare è Giampaolo Farchioni, rappresentante della famiglia Farchioni e responsabile di Terre de la Custodia, che aggiunge: “Grazie a questi risultati e con il nostro contributo l’Umbria sarà sempre più spesso sulle tavole e nei calici degli italiani”. E conclude: “Aspettiamo gli enoappassionati il 30 novembre 2020 a Roma in occasione della Festa della Guida Bibenda 2020 nelle magnifiche sale dell’Hotel Rome Cavalieri”.

Il Montefalco Rosso Riserva doc 2015 Rubium di Terre de la Custodia si aggiudica le Quattro Viti della prestigiosa Guida Vitae 2020 dell’Ais, l’Associazione italiana dei sommelier. 

L’etichetta premiata è il frutto di un sapiente blend di uve Sangiovese, Sagrantino e Merlot provenienti da vigne di 20 anni poste a 440 metri sul livello del mare nella zona di Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo. La Doc è una espressione tipica di questo territorio. Infatti, a Montefalco, il Sangiovese vanta una notevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto. Il vino premiato si affina per 14 mesi in barriques di quercia francese e per 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino profondo con riflessi purpurei, al naso regala profumi di frutta matura, in bocca è vellutato ed elegante. Si abbina bene con primi piatti strutturati, carni di maiale e selvaggina. Se ne producono 14.500 bottiglie.

La denominazione Montefalco vanta una superficie totale di circa 1.200 ettari (Montefalco Doc circa 430 ha; Montefalco Sagrantino Docg circa 750 ha) che abbracciano l’intero territorio del Comune di Montefalco e parte dei territori di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, riunendo 231 soci di cui 60 cantine e costituendo il 16,7% della produzione di vino in Umbria (6,3% di Montefalco Sagrantino Docg e 10,4% di Montefalco Doc) per un totale di oltre 3 milioni di bottiglie.

Forte della consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, Terre de la Custodia è una delle principali cantine protagoniste di questo areale con due linee di prodotto rivolte alla Gdo e al circuito Horeca per un totale di 1 milione e 400mila bottiglie (provenienti da 244 ettari di vigne). Il mercato è prevalentemente interno (72% del totale), mentre all’estero si rivolge il 28% della produzione. La cantina può contare su 62 serbatoi di acciaio inox (la cui capacità totale di stoccaggio ammonta a 1 milione e mezzo di litri), 450 barriques, 32 tonneaux e 3 botti grandi.

 “Siamo felici che la nostra cantina occupi un posto di primo piano nella scelta di una delle più prestigiose e diffuse associazioni italiane della sommellerie. Si tratta di assaggiatori esperti che lavorano quotidianamente nelle enoteche, nei ristoranti e nelle gastronomie per offrire ai loro clienti i migliori prodotti della nostra terra.”. A parlare è Giampaolo Farchioni, rappresentante della famiglia Farchioni e guida di Terre de la Custodia, che aggiunge: “Grazie a questi risultati e con il nostro contributo l’Umbria sarà sempre più spesso sulle tavole e nei calici degli italiani”. E conclude: “Aspettiamo gli enoappassionati il 26 ottobre 2020 a Roma in occasione della grande degustazione dell’Ais che si svolgerà in un contesto straordinario: la splendida Nuvola dell’architetto Massimiliano Fuksas”.

Il Montefalco Sagrantino 2015 di Terre de la Custodia si aggiudica i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. L’etichetta premiata è prodotta esclusivamente con uve di Sagrantino, vitigno autoctono delle colline di Montefalco, in Umbria. Il vino presenta una struttura complessa, un colore rosso intenso con riflessi granati, una grande complessità olfattiva. Si tratta di un vino corposo ed elegante con ottime qualità organolettiche, caldo, morbido con eleganti tannini e vocato a un lungo invecchiamento (anche 15-20 anni). Ottimo in abbinamento con piatti complessi e succulenti, carni grasse e brasati.

Grazie a questo prestigioso riconoscimento, Terre de la Custodia si conferma tra le aziende più rappresentative della DOCG del Montefalco Sagrantino e partecipa all’importante crescita del movimento vitivinicolo dell’Umbria, regione piccola ma capace di raggiungere un record di qualità con 14 premi ottenuti quest’anno nell’ambito della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso.

Forte della consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, Terre de la Custodia offre due linee di prodotto rivolte alla Gdo e al circuito Horeca per un totale di 1 milione e 400mila bottiglie (provenienti da 244 ettari di vigne). Il mercato è prevalentemente interno (72% del totale), mentre all’estero si rivolge il 28% della produzione. La cantina può contare su 62 serbatoi di acciaio inox (la cui capacità totale di stoccaggio ammonta a 1 milione e mezzo di litri), 450 barriques, 32 tonneaux e 3 botti grandi.

L’azienda agraria di proprietà della famiglia Farchioni – produttrice anche di olio, birra e farina – raccoglie in campo enologico la tradizione secolare delle terre umbre. Furono i frati francescani a coltivare per primi i vitigni di Sagrantino: i vini venivano ‘custoditi’ con estrema cura per preservare qualità e autenticità. Anche per questo i vigneti presero il nome “La Custodia”.

“Questo premio è per noi motivo di soddisfazione perché riconosce l’enorme impegno della nostra famiglia alla ricerca della qualità e perché certifica l’eccellenza dei vini che produciamo nella nostra cantina”. A parlare è Giampaolo Farchioni, rappresentante della famiglia Farchioni e guida di Terre de la Custodia. “Siamo fieri, inoltre – continua Farchioni – di rappresentare l’Umbria ai massimi livelli della viticoltura nazionale. Amiamo profondamente la nostra terra: un luogo meraviglioso e fertile dal quale provengono prodotti sempre più apprezzati in Italia e nel mondo”. E conclude: “Aspettiamo gli enoappassionati il 27 ottobre 2020 a Roma in occasione della grande degustazione dei Tre Bicchieri che si svolgerà subito dopo la premiazione. Invitiamo tutti a brindare con noi con un calice di Sagrantino di Montefalco 2015 di Terre de la Custodia!”